giovedì 9 luglio 2009

Wash Machine


Sono troppo pulito,
troppo arido
nel mio esoscheletro di frac,
cucito su misura
per non lasciar passare
un filo d'aria
né di rassegnazione.

Vorrei sporcarmi un po',
andare al fiume
e fare dighe con il fango,
o pitturarmi il muso
come un indiano
cherokee.

Sporcarmi un po'
sporcarmi un po'

sporcarmi un po' l'anima.

E fare poi
i giochi degli adulti.
Quelli più pericolosi,
ma farli per davvero
e non con l'aria
d'aver fatto chissà ché
se tutto era per finta.



Solo dopo aver sporcato,
anche l'angolo più piccolo
e imbrattato pure i sogni,
solo allora, poi, pulirmi.

Pulirmi un po'
pulirmi un po'

pulirmi un po' l'anima.





Ettore Zani - Giugno 2009





1 commento:

chiara ha detto...

Eh, dopo le pulizie di primavera ci si sente tutti un po' così ;)