Mi ricordo,
quando si stava stesi ad aspettarsi
come alberi sudati
in riva al fiume
noi, frutti maturi in primavera
che dai torsoli distillavamo baci
e seminavamo al vento
in silenzio,
senza sosta a raccontarsi
l'uno all'altra
con il tocco lieve dei polpastrelli
e niente altro
solo questo,
tranne forse il dolore gentile
di quell'amo ancora
impigliato al labbro,
e io trota nel fiume gelido
a risalire la corrente.
Ettore Zani - Luglio 2008
1 commento:
C'è sempre un filo che ci tiene collegati al nostro passato, ma ciascun filo lo si può spezzare per risalire la corrente.
D.
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