giovedì 11 ottobre 2007

C'è



C’è la notte
ch’è tanto facile incontrare
e una stanchezza sorniona
che bussa alla porta.
C’è un filo d’aria a soffiare
e ci sono io
che non riesco a dormire.

E poi c’è la vita,
chiama a gran voce
ma non riesco
a starla a ascoltare,
perché non sono parole
quelle che dice
ma soffi d’amanti
al chiaro di luna, banale.

Fin quando a bracciate
potrò misurare
e il tempo e il silenzio
rimasti da fare
e i sogni e le lucciole
a divenire
quel tanto che credo
mi possa, per ora,
ancora bastare.

C’è il chiaro di luna,
e pareti di cielo
a soffitti di stelle,
c’è il vento che cola
e pensieri di stoppa
che posso bruciare,

E quello che manca,
se ancora volete,
lo si può immaginare.


Zani Ettore – Giugno 2007

3 commenti:

Even Evil ha detto...

Il quadro che hai scelto è un vestito aderente al testo. Sei partito dal testo ed hai scelto l'immagine o viceversa? D.

EttoreBilbo ha detto...

no, l'immagine l'ho scelta solo oggi per pubblicare la poesia che avevo scritto tempo fa :-)

PS hai visto dario che SF ha riaperto...

bai bai
Ettore

Anonimo ha detto...

Nulla di banale, finalmente.
clelia