C’è la notte
ch’è tanto facile incontrare
e una stanchezza sorniona
che bussa alla porta.
C’è un filo d’aria a soffiare
e ci sono io
che non riesco a dormire.
E poi c’è la vita,
chiama a gran voce
ma non riesco
a starla a ascoltare,
perché non sono parole
quelle che dice
ma soffi d’amanti
al chiaro di luna, banale.
Fin quando a bracciate
potrò misurare
e il tempo e il silenzio
rimasti da fare
e i sogni e le lucciole
a divenire
quel tanto che credo
mi possa, per ora,
ancora bastare.
C’è il chiaro di luna,
e pareti di cielo
a soffitti di stelle,
c’è il vento che cola
e pensieri di stoppa
che posso bruciare,
E quello che manca,
se ancora volete,
lo si può immaginare.
Zani Ettore – Giugno 2007
ch’è tanto facile incontrare
e una stanchezza sorniona
che bussa alla porta.
C’è un filo d’aria a soffiare
e ci sono io
che non riesco a dormire.
E poi c’è la vita,
chiama a gran voce
ma non riesco
a starla a ascoltare,
perché non sono parole
quelle che dice
ma soffi d’amanti
al chiaro di luna, banale.
Fin quando a bracciate
potrò misurare
e il tempo e il silenzio
rimasti da fare
e i sogni e le lucciole
a divenire
quel tanto che credo
mi possa, per ora,
ancora bastare.
C’è il chiaro di luna,
e pareti di cielo
a soffitti di stelle,
c’è il vento che cola
e pensieri di stoppa
che posso bruciare,
E quello che manca,
se ancora volete,
lo si può immaginare.
Zani Ettore – Giugno 2007
3 commenti:
Il quadro che hai scelto è un vestito aderente al testo. Sei partito dal testo ed hai scelto l'immagine o viceversa? D.
no, l'immagine l'ho scelta solo oggi per pubblicare la poesia che avevo scritto tempo fa :-)
PS hai visto dario che SF ha riaperto...
bai bai
Ettore
Nulla di banale, finalmente.
clelia
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